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Meta lancia la sfida a OpenAI
Il 16 luglio 2025 segna una data chiave nella storia dell’AI: Mark Zuckerberg ha annunciato un piano strategico senza precedenti per trasformare Meta nel leader assoluto della superintelligenza artificiale.
Con investimenti già previsti per centinaia di miliardi di dollari, Meta punta tutto su una nuova infrastruttura: gigantici datacenter AI costruiti interamente sul territorio statunitense. Un progetto che unisce visione, potenza computazionale e una chiara ambizione geopolitica.
Prometheus e Hyperion: i datacenter da gigawatt che alimenteranno la visione AI di Meta
I primi due progetti – Prometheus (Ohio) e Hyperion (Louisiana) – rappresentano una svolta infrastrutturale nella corsa all’AGI (Artificial General Intelligence).
Prometheus sarà il primo super-datacenter AI di Meta, con oltre 600.000 chip NVIDIA H100 integrati, una potenza di calcolo che supera di gran lunga quella di OpenAI e xAI messe insieme.
Hyperion, ancora più avanzato, rafforzerà il predominio di Meta nel Sud degli Stati Uniti.
Per il mondo del marketing e del business, questi numeri significano una sola cosa: Meta si sta posizionando come il principale abilitatore della prossima generazione di innovazione cognitiva.
Verso l’AGI: la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale
L’obiettivo non è più solo creare modelli generativi, ma sviluppare una vera e propria intelligenza artificiale generale: una tecnologia in grado di pensare, decidere e innovare in autonomia.
Un salto concettuale che potrebbe ridefinire completamente il rapporto tra brand, tecnologia e consumatore.
Nascono i Meta Superintelligence Labs
A supporto della visione AGI, Zuckerberg ha lanciato anche i Meta Superintelligence Labs: team di ricerca che lavoreranno direttamente con l’hardware Prometheus e Hyperion, avendo accesso alla “più alta potenza di calcolo per ricercatore” nel settore.
Questi laboratori non sono solo un investimento in R&D: rappresentano il cuore strategico di un ecosistema AI dove innovazione, dati e creatività convergono.
Meta vs OpenAI: la nuova guerra dell’AI è (anche) una questione di numeri
Con oltre tre volte la potenza computazionale rispetto ai suoi competitor, Meta lancia un messaggio chiaro: vuole guidare la nuova era dell’intelligenza artificiale.
Nel breve termine, questo si traduce in modelli più avanzati, decisioni più rapide, e tecnologie più potenti per aziende e marketer.
Chip NVIDIA H100: la base della nuova rivoluzione cognitiva
Al centro di tutto ci sono loro: i NVIDIA H100, chip progettati per l’elaborazione AI ad alte prestazioni. Meta li utilizzerà in massa nei nuovi datacenter, assicurandosi così un’infrastruttura scalabile, potente e difficile da replicare.
Per chi lavora nel marketing, questi chip saranno il motore invisibile di strumenti sempre più intelligenti: dai sistemi di raccomandazione agli assistenti conversazionali, fino all’ottimizzazione automatica delle campagne.
Zuckerberg scommette sul futuro: “L’AI sarà il pilastro del prossimo decennio”
Durante l’annuncio, Zuckerberg ha ribadito che l’intelligenza artificiale sarà il pilastro strategico di Meta per i prossimi 10 anni.
Una visione chiara: l’AI non sarà solo una tecnologia, ma una leva strutturale per innovare prodotti, piattaforme e interazioni digitali.
Cosa significa tutto questo per marketer, imprenditori e innovatori?
La corsa all’AGI non è solo una sfida tra colossi tecnologici: è una trasformazione di paradigma che coinvolgerà ogni settore e cambierà il modo in cui costruiamo valore.
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